Concorso per il monumento ai Caduti di Nassiriya - Roma

13.03.2006

L'opera consta in un percorso interattivo, che parte idealmente dalle origini dell'uomo: una vasca d'acqua di forma quadrata inscritta in un cerchio che come nell'immagine dell'uomo vitruviano di Leonardo rappresenta l'Umanità al Centro dell'Universo. Il visitatore potrà seguire un tragitto segnato da una pavimentazione in ceramica bianca affiancata da un'onda iridescente, che si propaga come onda sonora, offrendo sedute per il riposo. Sul tragitto si ergono 19 strutture spiraliformi in metallo nero, a ricordo dei caduti di Nassiriya, al cui interno pendono campane tubolari che, se azionate manualmente, emettono diverse identità tonali. Qui il visitatore è indotto a seguire un percorso labirintico, simbolo della mente e dello smarrimento provocato dal dramma. Il labirinto conduce ad un percorso ondulato, rivestito di ceramica policroma, che si espande terminando nell'onda della vita e della pace. Questo due aspetti sono espressi dalla forma e dal rivestimento pur integrandosi nello stesso elemento. L'onda, nella parte concava si rivolge al mondo terreno come un manto protettivo e vibrante. La luce del sole, che attraversa un cristallo posto all'apice della curva, disegna un arcobaleno sulla superficie. La parte convessa ovale è immagine benaugurale di molte civiltà e diventa il contenitore materno e accogliente in cui viene custodita la speranza. L'opera di rivestimento in ceramica policroma sarà realizzata in cooperazione tra le scuole di diverso ordine e grado, associazioni e gruppi che si occupano di intercultura, di persone diversamente abili, di anziani, di malati psichiatrici e di altre categorie sociali disagiate, con le quali sono state già avviate attività di questo genere con risultati prestigiosi, come si può dedurre dal curriculum dell'artista. Il fine è quello di stimolare la collettività ad una crescita culturale, che costituisca il presupposto per l'interazione e l'integrazione. L'attività creativa offre a tutti la possibilità di costruire, concettualmente e concretamente, una società migliore, dove si possano superare le barriere dei pregiudizi. Il mosaico si presta alla realizzazione di un lavoro creato da centinaia di mani che possano identificarsi in un unico pensiero: la ricostruzione di un mondo nuovo dove ognuno possa essere il custode di un valore universale: "LA VITA". Il lavoro effettuato resterà testimonianza concreta dell'integrazione sociale, affinché la diversità di ognuno risulti come condizione "normale".

Il percorso, e l'onda che lo costeggia, sono costituiti da una base di cls armato, ricoperti da un mosaico di ceramica smaltata. Questa è un materiale utilizzato in edilizia come isolante ed impermeabilizzante, non soggetta a trasformazioni o deterioramenti per agenti atmosferici e di usura. Essendo una superficie lavabile, preserva l'opera da atti vandalici e richiede un minimo sforzo per il suo mantenimento.

I nomi delle vittime saranno incisi sulle basi delle spirali d'acciaio che conterranno inoltre i corpi illuminanti per la fruizione notturna dell'opera. La scultura ovoidale sarà costituita da una leggera struttura metallica ancorata a terra su una base in cls e saldata alla struttura del percorso in modo da generare un elemento strutturale unitario.

In collaborazione con l'artista Maria Jacomini