Concorso per il nuovo auditorium di Isernia (5° classificato)

02.12.2006

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Ideare brani di città con nuove architetture strutturate secondo spazi, forme e figure significa rileggere le differenti tracce del contesto e del territorio, configurando volumi, dettagli, dislocazioni, inclinazioni prospettiche, fluttuazioni spaziali.

Il progetto non vuole essere solo un contenitore delimitato da muri ma vuole diventare il "teatro" di più interrelazioni tra l'uomo e l'ambiente.

I muri diventano membrane che si proiettano verso il contesto circostante, riuscendo a ricomporre legami, tracce, percorsi, creare nuove visuali, luci, suoni.

Il nuovo Auditorium completa la maglia urbana del quartiere ma nello stesso tempo la rimodula creando nuovi spazi e connessioni con gli ambiti circostanti.

Il progetto prevede l'adozione di un "tetto-teatro" come elemento di contatto con il paesaggio naturale, affidando la nuova struttura alla comunità come luogo oltre che come servizio.

Con l'individuazione di una cordonata pubblica, definita su un lato della struttura, il visitatore viene condotto in alto a conquistare un punto di vista panoramico di grande suggestione e uno spazio in grado di accogliere installazioni, eventi, mostre o semplicemente uno spazio di tranquillità urbana.

Una scelta di base è quella di unificare il nuovo Auditorium con la struttura del Palazzetto dello sport, in elementi dalle stesse caratteristiche sociali e culturali. Si propone di spostare la traversa di via Giovanni XXIII sul lato Nord-Est del lotto, con lo scopo di creare uno spazio pubblico di libertà tra i due edifici, quindi una grande area nel tessuto cittadino collegata direttamente con il nuovo parco urbano. Il prolungamento di Via Giovanni XXIII, il trasferimento della traversa e i collegamenti viari con la piccola edilizia privata, diventano il fulcro di una nuova organizzazione della viabilità complessiva dell'area, ottenendo contemporaneamente una maggiore accessibilità sia di tipo carrabile, sia di tipo funzionale. Vista la mancanza di aree libere necessarie per i parcheggi si propone la realizzazione, di parcheggi a raso e di un parcheggio multipiano seminterrato.

Per risolvere il programma previsto dal bando, si è seguito il principio compositivo di una concatenazione e articolazione di volumi, di una serie di zone differenti concepite come sistemi autonomi collegati da un continuum spaziale invaso dalla luce, tale da conferire all'insieme un segno architettonico e urbano semplice e forte, in grado di far parte dell'immaginario collettivo.

La sospensione dal suolo dei volumi delle varie funzioni (Auditorium, sale riunioni, area espositiva, aree culturali...) determina un foyer/piazza coperta, punto di convergenza e di partenza dell'intero sistema di connessioni orizzontali e verticali.

L'interno è configurato come un grande spazio a più livelli inondato da luce zenitale, in cui si modella il "guscio" ruotato della sala dell'auditorium, destinata a più manifestazioni quali concerti, piccole rappresentazioni, convegni, cinema e video. Gli interventi progettuali sono stati impostati sulla maggiore flessibilità possibile rispetto alla variabilità delle rappresentazioni, tenendo conto soprattutto delle diverse esigenze visive ed acustiche.

La sala sarà realizzata su un unico livello (senza galleria) con 1000 posti a sedere ed avrà una configurazione in pianta ad anfiteatro con copertura d'angolo per consentire una visione non troppo laterale dello schermo durante le proiezioni cinematografiche. e sarà in grado di adattarsi a diversi tipi di spettacolo.

Dall'ingresso principale si entra direttamente nel foyer/piazza, configurato come uno spazio sempre vivo e che dialoga con il quartiere, con la città. Questo spazio "libero" è il luogo che naturalmente diventa anche il centro di accoglienza culturale, turistica e area espositiva, capace di accogliere e sviluppare manifestazioni artistiche temporanee. In continuità con tali spazi, si accede facilmente ad una area, protesa verso il parco urbano, destinata a spazi espositivi/polivalenti stabili.

Il bar e gli spazi commerciali sono stati concepiti come spazi pubblici di servizio all'auditorium ma con caratteristiche di indipendenza gestionale e funzionale. Gli uffici amministrativi, la direzione della struttura e gli uffici di servizio al centro sono stati posizionati sui livelli superiori.

Sale riunioni, camerini, sale prove, aule, laboratori e uffici sono stati ubicati a diretto contatto con la sala dell'auditorium.

Gli spazi di supporto e di servizio come sala regia, sala proiezione sala tecnica, sale per traduzioni simultanee, sono stati individuati e raggruppati all'interno del "guscio" dell'auditorium.

Oltre alle articolazioni e alle compenetrazioni dei volumi e al dosaggio della luce naturale, contribuiscono a stimolare ulteriormente i sensi e la coscienza dell'osservatore, i differenti materiali utilizzati con diverse tecniche e finiture.

Gli edifici saranno realizzati con materiali come il cemento armato, acciaio, vetro e pietra naturale ("verdello di Monteroduni"),

Il "guscio" della sala auditorium con struttura in c.a. sarà rivestito completamente con pannelli listellati di legno, assorbenti o riflettenti acusticamente. I muri esterni inclinati, con struttura in acciaio, saranno caratterizzati da pannelli in metallo microforato, la proposta è quella di far assolvere a tali muri oltre ad una funzione strutturale propria, anche la funzione di un apparato luminoso caratterizzante l'intera struttura dell'auditorium.