Nuovo ospedale SS. Annunziata di Sassari (2° classificato)

24.11.2008

Integrazione con la città

La trasformazione del SS. Annunziata da blocco sanitario chiuso a organismo edilizio capace di accogliere e completare il tessuto urbano è senza dubbio un fattore chiave per il successo dell'opera.

Tale trasformazione viene realizzata dal progetto attraverso un'ampia zona filtro, che articola spazi chiusi, semi-chiusi, corti, giardini ed essenze arboree in una gerarchia di passaggi graduali dalla città all'ospedale, rispettosa delle condizioni mediterranee del clima.

Elementi di tale strategia sono:

• Un TETTO GIARDINO a scala urbana (m. 170x30), aperto sul paesaggio e articolato in giardini minori, progettati nel rispetto della flora e delle condizioni climatiche locali.

• Un sistema di CORTI ESTERNE pedonali, gerarchicamente organizzate dalla città all'interno dell'organismo ospedaliero.

• Un sistema di SERVIZI DI LIVELLO URBANO a disposizione sia dell'utenza  ospedaliera sia come servizi di vicinato, comprensiva di servizi commerciali (ufficio postale, sportello bancario, libreria, farmacia, edicola..), ristorante, bar con sala lettura, centro congressi con auditorium, foresteria.

A.1.2. Raggiungimento della mission sanitaria

Il PRSS assegna al nuovo SS. ANNUNZIATA un ruolo ben definito nella rete sanitaria regionale, in particolare:

- Sede di DEA di secondo livello

- Centro di riferimento regionale per le emergenze cardiologiche e stroke unit

- Polo della rete oncologica regionale

La proposta progettuale nasce con lo scopo di garantire, nell'organizzazione degli spazi e dei volumi, un punto di partenza ottimale per realizzazione di tali obiettivi, sulla base di concezioni progettuali state-of-the-art.

In particolare:

• Integrazione di tutte le FUNZIONI HIGH-CARE in una unica piastra di 3 livelli per circa 10.000 mq (più un livello servizi tecnici)

• Realizzazione di un'ampia AREA EMERGENZA autosufficiente, che integra rianimazione/ terapia intensiva, stroke unit, pronto soccorso, sale operatorie e diagnostica per immagini, il tutto con accesso veicolare dedicato.

• Progettazione del DIPARTIMENTO CUORE sulla base dei livelli superiori dei requisiti del DPP. 106 mq dedicati nella terapia intensiva (piano -1), 6 p.l. per stroke unit, 12 p.l per riabilitazione cardiologica, 32 p.l per cardiologia, 14 p.l cardiochirurgia.

Il SS. Annunziata si presenta oggi come un blocco monolitico, imponente e di difficile lettura, tendenzialmente chiuso in se stesso in opposizione col tessuto urbano.

Finalità della proposta progettuale è quella di modificare radicalmente tale assetto, realizzando un ospedale in contatto vivo con la città, dove non solo l'utenza in senso stretto ma chiunque possa trovare uno spazio di aggregazione di qualità, peraltro assente nel tessuto urbano di vicinato. Obiettivo ambizioso ma imprescindibile, non solo per ragioni urbanistiche ma soprattutto in ordine alla finalità di cura di un organismo come l'ospedale, laddove l'influenza psicologica dell'ambiente risulta notoriamente un fattore primario per il successo dell'attività assistenziale. Il raggiungimento di quanto sopra richiede alcuni passaggi metaprogettuali:

• Ripristinare la continuità spaziale dell'asse est/ovest, attualmente interrotta dal blocco centrale

• Mitigare l'impatto visivo dei volumi rilevanti dell'organismo edilizio

• Inserire tra le attività erogate servizi e funzioni di livello urbano

La scelta architettonica per soddisfare tali passaggi è stata individuata in una grande piastra-giardino avente valenza multipla di:

• copertura/ mitigazione dei volumi tecnologici

• grande area verde a disposizione della città

• organismo di isolamento termico e mitigazione del microclima.

Un segno espressivo forte, in grado di caratterizzare tutto l'ospedale come organismo aperto e di nuova concezione.

In collaborazione con Arch. Stefano Cascavilla, Arch. Gianlugi Delfini, Arch. Angelo Di Palma